Avevo già dedicato un articolo su “La verità”, una delle canzoni più belle di questo album dello scorso anno. Ebbene sì… mi cospargo il capo di cenere e mi metto in ginocchio sopra i ceci, ma confesso di averla scoperta su X-factor, assegnata mi pare da Levante (grazie!) a chissà chi.
Ho poi iniziato ad ascoltare i primi altri brani dell’album, soprattutto a Tokyo, la mattina mentre andavo da Starbucks o sugli Shinkansen…. di “Un colpo di pistola” mi sono innamorato subito e mi è entrata in testa in heavy rotation, ma anche “L’uomo nero” è grandiosa.
Per non parlare di “Canzone conto la paura”, o “Lamezia Milano”, un altro brano che ti entra in testa in un attimo. Tornato in Sardegna, ho scoperto poi che anche gli ultimi brani sono eccellenti, soprattutto “Un costume da torero”, “Secondo me” e “La vita pensata”.
Ma l’ho capito finalmente
“La vita pensata” – Brunori Sas
Che io del mondo non c’ho capito niente
Che voglio fare il furbo e invece sono
Un fesso come sempre
Per farla breve, questo album è un autentico capolavoro. Probabilmente il motivo per cui mi piace così tanto si trova in questa dichiarazione rilasciata da Brunori in un’intervista:
” …un’eterna altalena tra ciò che credo di essere e ciò che sono. Tra ciò che sono e ciò che vorrei essere”
Ho poi approfondito la cosa sul web e ho scoperto che ha vinto un sacco di premi, e per fortuna! Ci sono in giro un sacco di belle, intelligenti e approfondite recensioni su questo album, quindi eviterò di aggiungere le mie inutili considerazioni al riguardo. Ascoltatelo e basta.