Un vassoio di fichi raccolti da mio padre, e da mio nonno e mia nonna prima di lui.
Una delle cose più buone che si possano mangiare nella vita.
Un vassoio di fichi raccolti da mio padre, e da mio nonno e mia nonna prima di lui.
Una delle cose più buone che si possano mangiare nella vita.
Voleva fermarsi sulla riva e guardare a lungo l’acqua, perchè la vista dell’acqua che scorre placa e guarisce. Il fiume scorre da sempre e le vicende degli uomini si svolgono sulla riva. Si svolgono per essere dimenticate il giorno dopo, e perché il fiume scorra oltre.
Milan Kundera – “L’insostenibile leggerezza dell’essere”
Bellissimo libro, che ho ascoltato nella versione Audible ottimamente letta da Fabrizio Bentivoglio. Un romanzo dalle mille letture, con quattro protagonisti indimenticabili, delineati in maniera magistrale, credibile e sfaccettata, sullo sfondo della storia della occupazione sovietica della Cecoslovacchia.
Il peso del vivere per Kundera sta in ogni forma di costrizione: la fitta rete di costrizioni pubbliche e private che finisce per avvolgere ogni esistenza con nodi sempre più stretti. Il suo romanzo ci dimostra come nella vita tutto quello che scegliamo e apprezziamo come leggero non tarda a rivelare il proprio peso insostenibile.
Italo Calvino – Lezioni americane
Un libro che parla soprattutto d’amore, e della condizione umana con tutte le sue contraddizioni e complessità.
Ma basta innamorarsi follemente, e sentire il brontolio del proprio intestino, perché l’unità di corpo e anima, questa lirica illusione dell’età della scienza, svanisca di colpo.
Milan Kundera – “L’insostenibile leggerezza dell’essere”
Tomas allora non si rendeva conto che le metafore sono una cosa pericolosa. Con le metafore è meglio non scherzare. Da una sola metafora, può nascere l’amore.
Milan Kundera – “L’insostenibile leggerezza dell’essere”
Per la prima volta lui passeggiava per Zurigo da solo e respirava a fondo il profumo della sua libertà. Dietro l’angolo di ogni strada si nascondeva un’avventura. Il futuro era diventato di nuovo un mistero. Stava tornando alla vita dello scapolo, quella vita alla quale un tempo era certo di essere destinato, e nella quale soltanto sarebbe potuto essere quello che era in realtà.
Milan Kundera – “L’insostenibile leggerezza dell’essere”
Da questo gli veniva l’idea che la fedeltà sia la prima tra tutte le virtù, che la fedeltà conferisca unità alla nostra vita, la quale altrimenti si frantumerebbe in migliaia di impressioni fuggitive
Milan Kundera – “L’insostenibile leggerezza dell’essere”
Io non ho nessuna missione, nessun uomo ha una missione. Ed è un sollievo enorme scoprire di essere liberi di non avere una missione.
Milan Kundera – “L’insostenibile leggerezza dell’essere”