Un tempo che scorre senza altro intento che lasciare che i sentimenti e i pensieri si sedimentino, maturino, si distacchino da ogni impazienza e da ogni contingenza effimera.
Italo Calvino – Lezioni americane
Mese: Marzo 2020
Tramonto a Punta Molentis
Non potendo uscire, riciclo una vecchia foto scattata nel 2008 con i filtri ND a lastrina nell’ultima uscita fatta con con Paolo (riorganizziamo?).
You are my sunshine
Primo esperimento – di cui nessuno sentiva la mancanza – di caricare un brano suonato (?) con l’ukulele comprato a Maui, con una foto scattata al tramonto a Ka’anapali, con le isole di Lanai e Moloka’i all’orizzonte.
E niente
Primavera
Festeggiamo oggi l’arrivo della primavera, con questo insuperabile capolavoro di Botticelli che ritrae la dea Venere, le Grazie, Flora, Mercurio, Cupido, Zefiro e Clori, quando ancora non era vietato uscire di casa e non c’era l’obbligo del mantenimento della distanza interpersonale di almeno un metro.
Ogni primavera è nuovo inizio e rinascita, e mai come in questo periodo ne abbiamo bisogno.
Parlare il meno possibile
Mi sembra che il linguaggio venga sempre usato in modo approssimativo, casuale, sbadato, e ne provo un fastidio intollerabile. Non si creda che questa mia reazione corrisponda a un’intolleranza per il prossimo: il fastidio peggiore lo provo sentendo parlare me stesso. Per questo cerco di parlare il meno possibile, e se preferisco scrivere è perché scrivendo posso correggere ogni frase tante volte quanto è necessario per arrivare non dico a essere soddisfatto delle mie parole, ma almeno a eliminare le ragioni d’insoddisfazione di cui posso rendermi conto.
Italo Calvino – Lezioni americane
Sono umano
Un po’ di ottimismo
Meno male che ci sono i filosofi che ci tirano su di morale.
Conforta sapere, di questi tempi, che secondo le tesi del recente “The precipice. Existential risk and the future of humanity” del filosofo australiano Toby Ord, Senior Research Fellow del Future of Humanity Institute di Oxford, le probabilità che il genere umano si estingua o si verifichi un irrecuperabile collasso della civiltà, passeranno nei prossimi cento anni dalle 1 su 100 del secolo scorso ad 1 su 6.
Una delle minacce che più mi ha sorpreso, oltre alle solite pandemie, incidenti nucleari, cambiamenti climatici etc, ma che in effetti mi sembra sensata e ampiamente preannunciata da molti libri di fantascienza, é legata agli sviluppi che potrebbe avere l’intelligenza artificiale. Con accezioni evidentemente diverse dal significato originario del termine.
Il problema é che il libro sembra ben documentato, e che secondo altri studiosi le probabilità sono addirittura 1:4 o 1:2.
Non sarà che dovremo rivedere qualcosina dello stile di vita attuale?
L’intelligenza di capire
Nella continua ricerca del significato delle parole, si fanno interessanti scoperte che illuminano di una nuova luce il modo in cui si vede il mondo.
Intelligente: è una parola che deriva dal latino, e ci sono due ipotesi entrambe valide e suggestive.
La prima di esse prevede che questa parola derivi da intus (dentro) e legere (leggere), ovvero colui che ha la capacità di leggere dentro e comprendere dunque la realtà in maniera più piena e profonda. La seconda invece ipotizza che derivi da inter (tra, in mezzo) e legere, dunque colui che ha la capacità di leggere tra le righe e discernere quindi le correlazioni e il significato profondo delle cose.
Bene farà a tenersela ben stretta, chi ha la fortuna di potersi confrontare con una persona intelligente che sa comprendere in profondità la realtà e individuare con la propria sensibilità connessioni tra cose apparentemente lontane e slegate tra loro, aiutando anche gli altri a farlo.