“La piena – Il meccanico dei narcos” è stato uno dei podcast più avvincenti ascoltati su Audible negli scorsi anni, e per questo motivo ho deciso di scaricare altri due lavori di Matteo Caccia, “Oltre il confine” e “L’isola di Matteo”. Mi sono piaciuti entrambi, e come capita quando c’è qualcosa di davvero stimolante, li ho ascoltati in auto nel tragitto per il lavoro tutte le volte che ho potuto. Li racconto brevemente, non perchè speri di scrivere qualcosa di realmente nuovo o utile al riguardo, ma soltanto perché magari stimolati dalla curiosità li possiate ascoltare anche voi.
“Oltre il confine” racconta la storia di Karim Franceschi, un ragazzo italiano, attivista dei centri sociali, che ha partecipato a più riprese a partire dal 2014 alla guerra civile siriana combattendo tra le file dell’YPG contro l’ISIS, fino a fondare poi una brigata internazionale che avrà un ruolo importante nella capitolazione di Raqqa, capitale dello Stato islamico.
I racconti della resistenza di Kobane, che nella mia memoria si sono intrecciati all’indimenticabile “Kobane calling” di Zerocalcare che lessi tempo fa, la vita sul fronte, la frugalità, la neve e le trincee, i tanti aneddoti e lo stile stesso del racconto, che alterna la narrazione di Karim a quella dei fatti storici, i suoni, le musiche e i contributi di svariate altre persone, amici e familiari del protagonista ed esperti di quell’area geopolitica, rendono questo podcast estremamente coinvolgente e ben congegnato. Da ascoltare, senza riserve, anche per imparare qualcosa di più di una guerra che si è combattuta negli scorsi anni, non troppo lontano da noi dal punto di vista geografico ma distante anni luce dalla nostra vita di tutti i giorni. Emblematica della barriera che separa il nostro mondo occidentale dai paesi meno fortunati di noi.
“L’isola di Matteo” invece è la sorprendente intervista in presa diretta, su più giorni, all’encomiabile giornalista e scrittore siciliano Giacomo Di Girolamo, che da anni porta avanti a Marsala una personale inchiesta sul latitante Matteo Messina Denaro, ritenuto il capo di Cosa Nostra. Un esempio raro di giornalismo e coraggio civico nel panorama nazionale, assolutamente da ascoltare anche questo.