Cameretta

Ritrovata per caso nel mio archivio fotografico, probabilmente scattata come foto di prova della Nikon D70s appena acquistata (la seconda su sette dal 2002 ad oggi) , come si può vedere dalla confezione originale sullo scaffale a sinistra.

Trattasi di reperto storico-archeologico risalente all’anno 2004 nel quale si possono osservare in particolare:

collezione dell’adorato Ken Parker;
raccolta National Geographic;
raccolta Airone;
cartina del mondo National Geographic, bellissima esteticamente e per sognare;
bussola, mai usata all’aperto, meravigliosa da avere;
cartine Michelin Africa sahariana, acquistate per trovare la pista nel deserto per Tamanrasset dopo aver letto l’affascinante “Vado verso il Capo” di Sergio Ramazzotti;
costumi piscina appesi alla sedia, per un raffinato tocco di classe nell’arredamento;
stufetta tossica succhia-ossigeno;
collezione di Julia, sempre di Berardi;
libri di Conrad, London, Proust, il Signore degli anelli e vari altri bellissimi Einaudi e Adelphi oltre allo scaffale di tutti quelli di storia;
raccolta di Cd musicali masterizzati, non ricordo sinceramente che musica ascoltassi all’epoca, ma non doveva essere granché;
videogiochi per PC, tra cui NHL ’98, Raimbow Six e Baldur’s Gate, responsabili di ore e giorni e mesi all’università passati a giocarci al posto di preparare esami.

Bei ricordi, è passata una vita da allora.

Beato lui

“Sono abituato a pensare a quello che farò con tre o quattro mesi di anticipo e baso i miei calcoli tenendo conto di tutte le situazioni, anche le più avverse.”

Napoleone Bonaparte “Maximes” – 1874
Dipinto di Henri Félix Emmanuel Philippoteaux

Un insolito solitario

Scoperto tra le proposte quotidiane dell’App Store, Card Crawl é un ottimo solitario di Arnold Rauers basato su carte splendidamente disegnate e che riproducono una avventura all’interno di un dungeon, il cui scopo é quello di cercare di sopravvivere uccidendo mostri con spade o abilità varie e difendendosi con scudi e pozioni di guarigione delle ferite, cercando nel contempo di guadagnare quante più monete possibile.

Ogni partita dura circa 3-4 minuti e ci sono varie modalità di gioco. La sfida del Mazzo giornaliero, la cui composizione é differente ogni giorno, è per me diventata negli ultimi mesi un piacevole appuntamento fisso al risveglio, insieme alla lettura delle notizie principali dal sito di Repubblica, degli approfondimenti di Rep:, dei risultati NBA della notte e – appunto – delle proposte dell’App Store.

Nel Mazzo giornaliero ho una percentuale di vittorie del 76%, e due giorni fa sono stato particolarmente orgoglioso di essermi classificato al trentesimo posto e essere stato tra i soli 89 giocatori sopravvissuti al difficile mazzo del giorno. Queste sono soddisfazioni… (sono preso male, lo so).

Song to song

L’impatto e il significato che qualsiasi opera ha su noi stessi dipende in gran parte dal nostro stato d’animo nell’istante in cui ne fruiamo. Questo affascinante film di Terrence Malick del 2017 l’ho visto in albergo, sull’iPad, nei due giorni trascorsi ad Ancona e Bologna per la tesi del Master. La mia attitudine riflessiva di quei momenti ha di certo contribuito a farmelo piacere così tanto. La trama è minimalista, la fotografia meravigliosa, il montaggio veloce e incalzante, con sequenze brevissime girate a mano da angolature dinamiche e inaspettate. Rumori e colonna sonora funzionali e perfetti. Gli attori – Rooney Mara, Ryan Gosling, Michael Fassbender, Natalie Portman, Berenice Marlohe, Cate Blanchett – sono tutti bellissimi, giovani e pieni di tempo da passare a danzare davanti alla macchina da presa, apparentemente senza nulla da fare nella vita.

Con tutte queste premesse, la vita reale appare molto distante da questa rappresentazione, ai limiti della sublimazione delle percezioni. Un caleidoscopio molto introspettivo, da vedere quando si è nelle condizioni giuste per farlo, che prova ad indagare sul quel qualcosa di misterioso, sfuggente e inafferrabile che cerco sempre – invano – di comprendere.

La battaglia delle Termopili secondo Zerocalcare

Un episodio glorioso della storia antica. Quelle che furono le vere motivazioni del sacrificio eroico degli Spartani (480 a.C.)  le conosciamo, e ho letto diversi libri al riguardo, ma questa spiegazione di Zerocalcare mi ha fatto pisciare dalle risate.


Tratto da “Quando di notte c’hai freddo ma non vuoi alzarti a prendere la coperta” – Zerocalcare