Finito ora di leggere questo fumetto di Daniel Cuello in edizione ebook…. merita
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“Macerie prime” di Zerocalcare
Qualche giorno fa ho letto dal Kindle la versione ebook di Macerie prime di Zerocalcare. In realtà mi sono buttato a letto morto di sonno, ma poi l’ho iniziato a leggere e l’ho letteralmente divorato fino a terminarlo in un paio d’ore, poco dopo la mezzanotte. E la notte successiva non ho potuto fare a meno di leggere il secondo volume, “Macerie prime – Sei mesi dopo”.
Che dire… bellissima storia, Zerocalcare si conferma uno dei più grandi autori contemporanei capaci di cogliere le complessità di una intera generazione (che poi, è molto più giovane di me… ), riuscendo nel contempo a far ridere e a riflettere. Cosa difficilissima.
E dopo queste frasi che dimostrano per l’ennesima volta che non sono minimamente in grado di recensire alcunché con originalità, qui la chiudo. Però questi due fumetti sono bellissimi, non fateveli scappare mi raccomando.
Reginella
Per una delle affascinanti combinazioni della vita, è incredibile come un nome – Reginella! – venuto fuori casualmente da una conversazione sia capace di riportare alla mente certi ricordi.
Una delle più amate storie Disney, scritta da Rodolfo Cimino e disegnata splendidamente da Giorgio Cavazzano, pubblicata come trilogia su Topolino nel 1972, nel 1974 e nel 1987.
Destinata purtroppo a concludersi amaramente, con questa lettera finale che Reginella lascia a Paperino:
« Dovere. Tempo. Destino.
Tutto tende a separarci e di fatto ci separa.
Ma il sentimento non conosce frontiere.
E mi unisce a te come se avessi per sempre le mie mani nelle tue »
La battaglia delle Termopili secondo Zerocalcare
Un episodio glorioso della storia antica. Quelle che furono le vere motivazioni del sacrificio eroico degli Spartani (480 a.C.) le conosciamo, e ho letto diversi libri al riguardo, ma questa spiegazione di Zerocalcare mi ha fatto pisciare dalle risate.
Tratto da “Quando di notte c’hai freddo ma non vuoi alzarti a prendere la coperta” – Zerocalcare
“La terra dei figli” di Gipi
“La terra dei figli” è l’ultimo lavoro di Gipi, celebre e pluripremiato fumettista italiano. Ne avevo sempre sentito parlare, ma non avevo mai letto una sua opera. Per mia fortuna, “La terra dei figli” mi è stato regalato ieri notte dai miei per Natale, e nel giro di poche ore l’ho divorato. Bellissimo.
Dal punto di vista grafico, è molto ben disegnato. Con il tratto di penna (o come diavolo si chiama lo strumento utilizzato da Gipi), a volte essenziale ma più spesso molte ricco ed elaborato, riesce a costruire alla perfezione un’atmosfera immersiva e post-apocalittica. Il mistero permea ogni pagina immergendo il lettore in una sensazione di mistero e disagio simile a quella di “Cuore di tenebra” di Conrad.
L’orrore! L’orrore!
Al centro della storia stanno i sentimenti umani più profondi e primordiali, con un viscerale bisogno di conoscere una verità, della quale come sempre non si può avere altro che una intuizione. Nulla di più.
Edito da Coconino Press – Fandango, in una edizione molto ben curata con copertina rigida, lo raccomando caldamente. Si tratta di una lettura adulta, non adatta ai più giovani, sia per la crudezza di alcune tavole sia per la complessità del messaggio che l’autore ha voluto trasmettere.
Ecco alcune delle tavole che mi sono piaciute di più tratte da “La terra dei figli” di Gipi. Dal punto di vista grafico e compositivo, come si può ben vedere sono in grado di rendere molto bene le diverse atmosfere che si accompagnano ai mutamenti dello stato d’animo del lettore con il procedere della trama.
Meravigliosa anche la sensazione di incapacità di lettura e di comprensione del diario del padre, espressa alla perfezione con lo stratagemma utilizzato dall’autore.
Resta come già detto una sensazione di inspiegabile – e per questo ancora più potente – desolazione e angoscia, ben espressa anche con l’unica spiegazione che viene fornita di supporto alla storia: