La Luna ed io

Mi piace la Luna. Se ne sta lassù in alto, lontana dalle miserie di noi poveri terricoli, bellissima e irraggiungibile. Mi sarebbe piaciuto andarci, ma resterà soltanto un sogno che non si realizzerà mai. Posso però contemplarla e farmi ispirare, ed è una grandissima fortuna anche questa, della quale sarò sempre grato.

Cuando sale la luna
se pierden las campanas
y aparecen las sendas
impenetrables.

Cuando sale la luna,
el mar cubre la tierra
y el corazón se siente
isla en el infinito.

Federico Garcia Lorca

C’è un passo di “Possiamo salvare il mondo prima di cena” di Safran Foer nel quale si dice una grandissima verità, che mi ha colpito con la forza che hanno le rivelazioni più grandi e improvvise: la cosa più importante dello sbarco sulla Luna è stata la possibilità di vedere per la prima volta…. la Terra.

© NASA – The blue marble (Apollo 17) 1972

Un minuscolo e insignificante puntino disperso nello spazio, rannuvolato, confuso e contraddittorio. Ma preziosissimo e di cui avere la massima cura. L’unico che abbiamo.

La Luna è sempre lassù, bellissima e irraggiungibile. Con i piedi per terra continuerò ad ammirarla e ringraziarla: guardando lei capisco meglio me stesso.

Prove tecniche di foto alla luna

Questa notte era velata dalle nuvole, non certo l’ideale per ottenere immagini nitide e ben definite, ma ho voluto comunque provare a fare qualche scatto alla luna quasi piena (gibbosa crescente al 94.9%, come mi informa la fida app PhotoPills) per provare la configurazione della attrezzatura che vorrei utilizzare domani notte per la Superluna in perigeo (99.8%).

Premesso che la luna piena da fotografare è quella meno interessante, visto che mancando le variazioni nette tra luci e ombre tutto si appiattisce e i crateri non si vedono, cercherò comunque domani notte di fare una foto alla luna piena visto che ancora non l’ho fatta.

(riguradando questa foto mi rendo ora conto di avere fatto una stupidaggine, perchè se non strettamente necessario non bisogna mai usare la colonna centrale del treppiede perché più soggetta a vibrazioni; domani la terrò abbassata)

Rispetto alla configurazione solo Fuji di ieri, ho provato la Fuji X-T3 con il convertitore Metabones + Nikon teleconverter 1.7 X + Nikon 300 mm. Tutto ovviamente in manuale, per quanto riguarda sia esposizione che messa a fuoco. I primi cinque minuti sono diventato pazzo a capire in quale punto del menù delle impostazioni della fotocamera si trovasse l’opzione per scattare senza obiettivo, visto che senza attivare questa modalità non si può premere il pulsante di scatto e utilizzando questo convertitore si perdono tutti gli automatismi; anche per la messa a fuoco bisogna andare un po’ a tentativi, riguardando poi l’immagine scattata nel display per farsi un’idea del risultato ottenuto.

foto di oggi con Fuji X-T3 con il convertitore Metabones + Nikon 300 mm + Nikon teleconverter 1.7 X

Questa la foto fatta oggi, rispetto a quella fatta ieri (a parte il diverso bilanciamento del bianco) mi sembra di vedere più dettaglio.

foto di ieri con Fuji X-T3 + Fujinon XF 50-140 mm f/2.8 a 140 mm + Fujinon teleconverter 2X

Qui sotto invece ho messo a fianco a fianco le foto (RAW non rielaborati) di ieri (a sinistra) e quella di oggi (a destra): è evidente che con l’adattatore e ottiche Nikon la lunghezza focale è quasi doppia e consente alla luna di occupare una parte ben superiore del fotogramma; anche il ritaglio da fare è molto più contenuto e il dettaglio maggiore.

Come si può vedere, ieri e oggi non sono riuscito a mettere la luna al centro del fotogramma, dove anche la risoluzione dell’obiettivo è maggiore, perché la regolazione precisa della testa a sfera del treppiede Manfrotto BeFree è difficoltosa da fare con un ingrandimento così marcato e un peso non indifferente dell’accoppiata fotocamera + lenti. Stasera proverò ad utilizzare l’altro treppiede Manfrotto con testa micrometrica per le macro, vediamo se andrà meglio.

Haris candra

© germinazioni

In attesa della luna piena in perigeo prevista nella notte tra il 6 e il 7 aprile, ho iniziato a provare l’attrezzatura. In questo caso Fuji X-T3 + Fujinon XF 50-140 mm f/2.8 a 140 mm + Fujinon teleconverter 2x su treppiede Manfrotto Befree GT XPRO. Con questa combinazione si ottiene una lunghezza focale di 420 mm equivalenti su full frame. Per ottenere un ingrandimento maggiore la prossima volta proverò con il convertitore Metabones + Nikon teleconverter 1.7 X + Nikon 300 mm, che dovrebbero riuscire a raggiungere una lunghezza focale quasi doppia, pari a 782 mm equivalenti su 35 mm.