Speravo di beccare un’alba spettacolare come quella dello scorso sabato, ma questa volta la levataccia alle cinque del mattino di sabato è andata male. Visto che la luce era quello che era, ho fatto qualche foto a caso, e anche se non sono niente di che le posto qui per ricordo.
In quest’ultimo periodo ho parcheggiato spesso l’auto nella salita di Monte Urpinu, per poi farmi un chilometro e mezzo per andare in ufficio a piedi. La bici pieghevole, che utilizzavo di solito per questo tragitto, ha la ruota posteriore a terra e non ho ancora avuto voglia di aggiustarla. Passando al ritorno dalla cima della collina di Monte Urpinu, da cui si gode un magnifico panorama di Cagliari, soltanto una volta mi sono deciso di scendere dall’auto e provare a scattare qualche foto. All’inizio, in automatico, ho utilizzato l’iPhone, poi mi sono ricordato di avere con me in borsa la Sony Rx100 Vi. In effetti, mi era stata regalata da mia moglie proprio per avere una fotocamera tascabile ma di qualità sempre a disposizione.
Purtroppo fotografare il Bellarosa maggiore si è rivelato per niente facile. Nella foto sopra il grandangolo della fotocamera non è stato sufficiente a riprenderlo tutto, e le adorate montagne sullo sfondo appaiono in questo modo troppo piccole.
Provando a zoomare con il teleobiettivo della compatta e croppando l’immagine si intravedono le aree di nidificazione dei fenicotteri rosa, la piccola striscia del Bellarosa minore e le antenne di Serpeddì sullo sfondo. La prossima volta voglio provare a portarmi dietro la Fuji XT-1 con il teleobiettivo Nikon 300 mm montato sull’adattatore Metabones su treppiede e vedere cosa riuscirò a combinare di meglio.
Con la GoPro pinzata al contrario sotto il manubrio della Wilier. Continuano i miei maldestri tentativi di montaggio di questi filmati…. prima o poi mi metterò a studiare come migliorarli. Ma mi interessa soprattutto che restino come ricordo.