Tra cui noi, ovviamente. Foto ipersature e molto (troppo) contrastate. Ma vabbè, mi andava così. Bisogna che ci torni, magari in kayak a maggio o giugno, per rifare queste foto in grazia di dio.
tutte le foto © germinazioni
Tra cui noi, ovviamente. Foto ipersature e molto (troppo) contrastate. Ma vabbè, mi andava così. Bisogna che ci torni, magari in kayak a maggio o giugno, per rifare queste foto in grazia di dio.
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Non si può dire che dal mio parcheggio a lavoro non si goda di una bella vista…
E’ mattina. Sto andando a lavoro, ma oggi non ho fretta di arrivare. Sono ancora stanco da ieri, e ho bisogno di un momento di pausa. O di riflessione, forse. Mi fermo in uno spiazzo, scendo dalla macchina e faccio due passi. Terreno bagnato di rugiada. Profumo di macchia mediterranea. Un paesaggio spettacolare, una valle che sembra incontaminata e primigenia. Torno in macchina a prendere il telefono per scattare una foto, dandomi mentalmente del deficiente per non aver portato la fotocamera. Quella vera.
Inquadro. Pura natura, e un orizzonte che riempie gli occhi e il cuore.
E’ in mezzo a questa Natura che dovrei stare. E’ sopra questa terra che dovrei stare. Aria fresca, erba, terra, foglie e vento. Realtà. Verità. Purezza.
E invece io che faccio? Sto andando a lavoro. Anzi, ringraziamo pure che ho avuto per lo meno il buonsenso di fermarmi un attimo.
Ma a parte questo sprazzo di inaspettato buonsenso, il problema vero resta un altro. Con tutta questa meraviglia da contemplare, con tutta questa vita reale da vivere, io cosa faccio? Sto andando a lavoro. E magari anche stessi andando a fare qualcosa di utile. Di stimolante. Di interessante. Magari! Sicuro come la morte che anche oggi andrò sul posto di lavoro a sprecare il mio tempo e ore preziose e irripetibili della mia vita per stare a sentire per l’ennesima volta le solite penose e inutili stronzate, bugie, mediocrità e noiosaggini. Non c’è male.
C’è qualcosa di sbagliato in tutto questo. O peggio, è tutto sbagliato tutto questo.
Va bene che mancavo da un paio di giorni, ma una accoglienza del genere per il rientro a lavoro mi sembra un po’ eccessiva… Perfezione assoluta.