Due passi in pineta

Ieri e oggi al posto di poltrire dopo pranzo ho deciso di fare una passeggiata con il cane in pineta. Ventitre km complessivi in due giorni, per un totale di cinque ore in solitudine, con il solo rumore dei miei passi e il frusciare del vento, tra pini, ginepri, sassi e ruscelli. Un bell’allenamento in vista della – si spera imminente -salita alle cime dei Sette Fratelli. Ho scoperto nuovi sentieri ma soprattutto, ad un certo punto, ho finalmente perso l’orientamento. Viste da un’altra prospettiva, anche le cose più familiari non lo appaiono più.

tutte le foto © germinazioni

Asfalto addio

La riabilitazione del ginocchio che mi è stata consigliata prevedeva uscite tranquille su asfalto. Però oggi c’era un sacco di vento e di fare stradine di campagna esposte alle raffiche non ne avevo nessuna voglia. Vabbè, salgo alla Baita alla pineta, tanto è tutto asfalto e gli alberi riparano dal vento. Ma quando poi arrivi in cima, cosa faì? Torni a casa dalla strada normale? Tutto asciutto? Senza il fondello dei pantaloni fradicio d’acqua e i piedi che fanno ciof ciof dentro le scarpette? Non credo proprio.

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La Domus de janas “Acqua ‘e is dolus”

Durante una delle tante uscite in MTB nella pineta di Sinnai  ho scoperto qualche anno fa una bellissima domus de janas chiamata “Acqua ‘e is dolus”, ovvero l’acqua dei dolori. Il nome origina dal fatto che, tranne che nella stagione più secca, la piccola cavità scavata nel granito (tra il 2.700 e il 4.000 a.C.) è sempre piena d’acqua, per via di una falda sotterranea e per il ristagno dell’acqua piovana, e si è attribuito a queste acque un effetto curativo.

Come si può vedere dal video qui sopra, è costituita da due camere, alte meno di un metro. Se trovarla, andate nella zona chiamata “Landireddus” e poi cercate il piccolo cartello in legno che ne segnala la presenza. E’ particolarmente fotogenica al tramonto.

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Completamente fradicio…but a lot of fun!

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Altro esperimento con la GoPro…. non del tutto riuscito, perché l’avrei dovuta orientare di più verso il basso, e anche la post-produzione fatta troppo frettolosamente non è uniforme nelle impostazioni dei diversi clip che costituiscono il filmato. C’è ancora tanto da imparare, ma stamattina alla pineta è stato uno spasso assoluto, con tutta l’acqua piovuta nei giorni scorsi che ha creato tantissimi ruscelli da guadare a tutta velocità (sperando di non trovare una pietra messa male sott’acqua e di non storpiarsi).