Una tribù nelle Andamane

C’è una notizia di oggi che mi ha molto colpito. A quanto pare, e dico a quanto pare, vista l’affidabilità delle notizie in quest’ultimo periodo, questi sarebbero i fatti.

Un missionario cattolico americano di 27 anni ha voluto a tutti i costi raggiungere l’isola indiana di North Sentinel delle Andamane, nel Golfo del Bengala. L’isola è da oltre un secolo vietatissima agli estranei, e nemmeno il governo indiano ci mette mai piede, sia per il rischio di trasmettere alla minuscola tribù locale banali infezioni che la potrebbero sterminare con facilità, sia perchè la tribù locale, seppur minuscola, è particolarmente aggressiva e ostile e non vuole avere alcun contatto con la nostra cosiddetta civiltà.

Sembrerebbe che il missionario, nonostante fosse stato ripetutamente avvertito della pericolosità della sua iniziativa, abbia voluto a tutti i costi raggiungere l’isola per evangelizzarne gli abitanti, i quali però non gli hanno nemmeno lasciato il tempo di sbarcare: l’hanno ucciso a colpi di frecce, trascinato a riva con una corda e lasciato cadavere in spiaggia. 

Ma che bisogno c’è di andare a morire a 27 anni per volere per forza, con presunzione e immagino anche ignoranza, rompere le scatole a quei pochissimi al mondo che ancora vogliono vivere come pare e piace a loro?

E’ stata scoperta una nuova tribù in Amazzonia?

E’ stata scoperta una nuova tribù in Amazzonia non ancora venuta a contatto con la nostra cosiddetta civiltà. Il fatto che vengano ancora fatte scoperte di questo genere è senza dubbio la migliore delle notizie di queste feste di Natale 2016. Mi sembrava perciò doveroso citarla in questo modesto blog. Che sta assumendo nel tempo, pur con i pochi articoli che ho avuto il tempo di scrivere, una identità lievemente più precisa ma ancora lontana da quella che voleva essere nelle intenzioni iniziali.

Il fotografo brasiliano Ricardo Stuckert ha casualmente individuato una popolazione indigena al confine tra il Brasile e il Perù ed è riuscito a scattare alcune memorabili immagini dall’elicottero, che ha poi concesso a National Geographic. Gli indios appaiono spaventati e intimoriti, e uno di loro sembrerebbe voler tirare una freccia contro l’elicottero.

Leggendo più attentamente sembrerebbe in realtà che questa tribù sia stata individuata dai ricercatori per la prima volta già qualche anno fa, ma si sia spostata dalla zona di foresta nella quale in precedenza abitava. In un’altra delle foto un indigeno tiene in mano un machete di chiara fattura moderna, pertanto la tribù ha certamente avuto in passato qualche sporadico contatto con la civiltà. Parlare quindi di una popolazione ancora ferma al Neolitico non è del tutto esatto, ma di certo ci andiamo molto vicini.

Peccato, perché l’idea che nel 2016 ci fosse sulla Terra ancora qualcuno immune dalle nostre stronzate mi attirava parecchio. Ma era troppo bello per essere vero.

Mi piace però pensare che nella meravigliosa foresta amazzonica ci sia ancora qualcosa da scoprire. Chissà…