Quando avevo forse 24 anni, c’era una canzone che passava alla radio e che mi piaceva un sacco. Era d’estate, luglio probabilmente, i miei erano alla casa al mare e io, quando la beccavo alla radio, la ascoltavo nell’andito a tutto volume. Non so per quale motivo la ascoltassi nell’andito, proprio non mi viene in mente un motivo valido per questa cosa, ma tant’è.
In quel periodo di transizione tra un fidanzamento e l’altro, uscivo con un gruppo di due amici e due amiche, una delle quali purtroppo prematuramente scomparsa.
Per anni ho cercato di capire quale fosse questa canzone che all’epoca mi piaceva così tanto, ma non sono mai riuscito a trovarla. Mai. L’ho cercata anni fa su Spotify, in qualche compilation risalente a quel periodo, ma non l’ho mai trovata. Stessa cosa con Apple music. Poi, la settimana scorsa, spulciando nuovamente su Spotify tutte le playlist che avessero qualcosa a che fare con il Festivalbar di quegli anni, l’ho finalmente ritrovata.
Non c’erano dubbi, era proprio questa!
L’ho ascoltata tutto emozionato, e per quanto sia stata capace di riportarmi in parte a quei tempi che ricordo con nostalgia e affetto, un’altra considerazione è prevalsa, pur con tutto il rispetto e la riconoscenza per quello che ha rappresentato per me: questa canzone è una mezza cagata.